Il training autogeno, che cos’è?

Il “”training autogeno di Schultz è un metodo semplice ed efficace basata sul rilassamento e sull’autosuggestione (autoipnosi) caratterizzata dall’apprendimento e dall’uso regolare e quotidiano di un protocollo specifico. Il training autogeno permette di apportare modifiche fisiologiche e psicologiche poiché agisce sul sistema nervoso vegetativo e sulla consapevolezza del proprio corpo. Johannes Heinrich Schultz, medico psichiatra, neurologo e psicoterapeuta, pubblica il suo metodo, il Training autogeno, nel 1932. Il training autogeno ha lo scopo di provocare una disconnessione per permettere il rilassamento del corpo e anche della mente.

Il training autogeno è una forma di allenamento psicofisiologico che produce benefici in diversi ambiti: sportivo, professionale, scolastico e artistico. Il training autogeno dà buoni risultati per tutto ciò che è di natura emotiva e psicosomatica.

I principi e la pratica del training autogeno

Il termine “Training” significa letteralmente “allenamento” e “autogeno” che si autogenera. Così, l’individuo dedica un tempo regolare e quotidiano per permettere che i comportamenti si autogenerino grazie alla ripetizione di esercizi con regolarità e costanza.

Quali sono i benefici del training autogeno?

Il training autogeno favorisce il rilassamento psicosomatico e permette di imparare a:

  • Gestire meglio lo stress
  • Migliorare la capacità di autocontrollo emotivo di fronte a eventi stressanti
  • Migliorare il sonno
  • Sviluppare alcune capacità mentali come la memoria, la consapevolezza, l’introspezione
  • Migliorare le proprie prestazioni sportive, scolastiche e professionali grazie a un migliore autocontrollo
  • Superare momenti di stanchezza durante la giornata
  • Controllare le compulsioni e le somatizzazioni
    • Sviluppare la piena consapevolezza e il momento presente
  • Ritrovare la calma e addormentarsi più rapidamente

Quali sono le controindicazioni nella pratica del Training Autogeno?

Il training autogeno è un metodo efficace, adatto a tutte le età. Esistono tuttavia situazioni in cui la pratica è controindicata:

  • Nelle situazioni di psicopatologie come gravi forme di disturbo
    ossessivo compulsivo, ipocondria, depressione grave, psicosi.
  • In patologie organiche, minaccia di infarto o infarto recente, insufficienza cardiaca, diabete, ipotensione.

Un colloquio individuale è richiesto prima dell’inizio del training per valutare con la persona se questo approccio è adatto. Ogni persona e situazione sono uniche e devono essere valutate caso per caso.

“Imparare il Training Autogeno è un investimento sul proprio benessere che non perderà mai valore e che darà i suoi frutti per tutta la nostra esistenza”

Il training autogeno, che cos’è?

Il “training autogeno di Schultz” è un metodo semplice ed efficace basata sul rilassamento e sull’autosuggestione (autoipnosi) caratterizzata dall’apprendimento e dall’uso regolare e quotidiano di un protocollo specifico. Il training autogeno permette di apportare modifiche fisiologiche e psicologiche poiché agisce sul sistema nervoso vegetativo e sulla consapevolezza del proprio corpo. Johannes Heinrich Schultz, medico psichiatra, neurologo e psicoterapeuta, pubblica il suo metodo, il Training autogeno, nel 1932. Il training autogeno ha lo scopo di provocare una disconnessione per permettere il rilassamento del corpo e anche della mente.

Il training autogeno è una forma di allenamento psicofisiologico che produce benefici in diversi ambiti: sportivo, professionale, scolastico e artistico. Il training autogeno dà buoni risultati per tutto ciò che è di natura emotiva e psicosomatica.

I principi e la pratica del training autogeno

Il termine “Training” significa letteralmente “allenamento” e “autogeno” che si autogenera. Così, l’individuo dedica un tempo regolare e quotidiano per permettere che i comportamenti si autogenerino grazie alla ripetizione di esercizi con regolarità e costanza.

Quali sono i benefici del training autogeno?

Il training autogeno favorisce il rilassamento psicosomatico e permette di imparare a:

  • Gestire meglio lo stress
  • Migliorare la capacità di autocontrollo emotivo di fronte a eventi stressanti
  • Migliorare il sonno
  • Sviluppare alcune capacità mentali come la memoria, la consapevolezza, l’introspezione
  • Migliorare le proprie prestazioni sportive, scolastiche e professionali grazie a un migliore autocontrollo
  • Superare momenti di stanchezza durante la giornata
  • Controllare le compulsioni e le somatizzazioni
  • Sviluppare la piena consapevolezza e il momento presente
  • Ritrovare la calma e addormentarsi più rapidamente

Quali sono le controindicazioni nella pratica del Training Autogeno?

Il training autogeno è un metodo efficace, adatto a tutte le età. Esistono tuttavia situazioni in cui la pratica è controindicata:

  • Nelle situazioni di psicopatologie come gravi forme di disturbo
    ossessivo compulsivo, ipocondria, depressione grave, psicosi.
  • In patologie organiche, minaccia di infarto o infarto recente, insufficienza cardiaca, diabete, ipotensione.

Un colloquio individuale è richiesto prima dell’inizio del training per valutare con la persona se questo approccio è adatto. Ogni persona e situazione sono uniche e devono essere valutate caso per caso.

“Imparare il Training Autogeno è un investimento sul proprio benessere che non perderà mai valore e che darà i suoi frutti per tutta la nostra esistenza”